Il Presidente
Ai Soci
Ho accettato la Presidenza dell’A.T.C. con la consapevolezza di assumere l’incarico in un momento particolarmente difficile; vuoi perché l’ente usciva da un lungo periodo di commissariamento, vuoi perché la caccia in generale, in particolare quella in forma vagante che sta registrando un costante declino dovuto anche alla cattiva “pubblicità” ed alle leggi oramai superate, ma con la voglia, l’entusiasmo, l’impegno e spero anche un po’ di competenza, di migliorare la situazione esistente.
La mia sarà una gestione trasparente che promuoverà il dialogo ed il confronto con tutti i soci, perché ho ben presente che i soldi in gestione all’Ambito sono versati da loro e con tutti gli agricoltori che ci “ospitano” nei loro fondi durante l’esercizio della nostra attività. La collaborazione, il dialogo e le informazioni porteranno sicuramente a compiere un salto di qualità all’A.T.C. nella gestione del territorio.
Il futuro è di chi fa, di chi porta idee nuove possibilmente condivisibili, per arrivare nell’arco di due/tre anni a migliorare l’attuale situazione venatoria sul nostro territorio. La logica di chi dice “abbiamo sempre fatto così”, è superata; i tempi e le situazioni sono cambiati, ragion per cui io cercherò di creare una squadra ben amalgamata e coesa, dove ognuno metterà a disposizione di tutti la propria esperienza e la propria capacità, senza creare confusione, o peggio ancora individualismi.
Per quanto riguarda la pratica venatoria in generale, sarà mia intenzione cercare di affrontare, e se possibile risolvere, il problema più impellente che è la diminuzione drastica di selvaggina che purtroppo si sta verificando negli ultimi anni; a tal proposito sono state istituite nell’A.T.C., tra le altre, le commissioni territoriali operative per l’Ambiente e Agricoltura e per Ripopolamenti e Catture, che con il coinvolgimento degli agricoltori, dei soci e di tutti i volontari, cercheranno di meglio presidiare il territorio, ed anche con l’aiuto del personale dell’Ambito, si attiveranno per interventi di controllo dei piccoli predatori come volpi e cornacchie grigie.
A proposito di ripopolamenti, è mio convincimento che la selvaggina allevata in loco, a “Km zero”, è la più adatta per interventi di reintroduzione e d’integrazione alle popolazioni già esistenti nelle nostre zone, ragion per cui, è giunto il momento che l’A.T.C., con il volontariato dei soci, con i miglioramenti ambientali attuati in accordo con gli agricoltori, si attivi per aumentare la produzione di selvaggina, sia essa da piuma che da pelo.
Per ultimo, e non per importanza, voglio parlare delle catture delle lepri ed eventualmente di fagiani che cercherò di programmare in accordo con la Provincia di Pavia, condizioni atmosferiche permettendo, tra dicembre 2013 e gennaio 2014. Sarà un appuntamento molto importante, quindi, oltre ai componenti della Commissione operativa dell’Ambito che coordineranno le operazioni, avrò bisogno della Vostra partecipazione, perché solo con il Vostro aiuto potremo raggiungere un buon risultato.
Vi saluto cordialmente e a tutti auguro una stagione venatoria ricca di soddisfazioni.
Il Presidente
Enzo Diani